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Fermiamo la Nato prima che sia troppo tardi!

Editoriale di Antonio Peragine*

 

Come tutti sappiamo la NATO (Nato (acronimo dell’inglese North Atlantic Treaty Organization, Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord) ,  è un’alleanza militare che è stata fondata nel 1949 per contrastare l’Unione Sovietica. Negli ultimi anni, la NATO si è espansa verso est, fino a includere alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica. Questo ha suscitato preoccupazione in alcuni paesi, che temono che la NATO possa rappresentare una minaccia per la loro sicurezza. Fin qui possiamo dire che la Nata è una difesa per tutti quei paesi liberi ovvero con un governo eletto dal popolo.

Con il passare degli anni la Nato è diventata una specie  di agenzia militare a guida americana, come la Cia o FBI, e visto che gli Usa (dati 2017) finanziano l’Alleanza con una cifra che è pari al triplo di quanto versano tutti gli altri 28 membri messi insieme (https://fondazionenenni.blog/2018/07/19/chi-e-quanto-paga-per-la-nato/) ed è logico che la fanno da padrini e padroni, dunque è che logico supporre che la Nato deve combattere gli avversari strategici degli Usa che sono i Paesi che in un modo o nell’altro insidiano la supremazia globale degli Usa. Dove i poter forti americani, che non è Biden, vogliono destabilizzare ancora di più quei paesi che sono già destabilizzati. 

E non dimentichiamo che la Nato non è una organizzazione giuridica riconosciuta! Agisce solo in base ad accordi prestabiliti dai paesi che ne fanno parte. Con tutti i se ed i ma!

Forse dimentichiamo alcuni dei lati negativi della NATO che voglio ricordare con fermezza:

La NATO è un’alleanza militare, il che significa che è impegnata nella guerra. La guerra è una cosa terribile, e la NATO ha contribuito a molti conflitti in tutto il mondo.

La NATO è un’alleanza guidata dagli Stati Uniti. Questo significa che gli Stati Uniti hanno un grande potere sulla NATO, e che possono usare la NATO per perseguire i propri interessi.

L’espansione della NATO verso est ha suscitato preoccupazione in alcuni paesi, che temono che la NATO possa rappresentare una minaccia per la loro sicurezza.

È importante notare che questi sono solo alcuni dei lati negativi della NATO. La NATO ha anche molti aspetti positivi, come il fatto che ha contribuito a mantenere la pace e la sicurezza in Europa per molti anni.

L’Ue è stata incapace di fermare l’espansione della Nato, mentre negli Usa commentatori sia liberal che conservatori sapevano che avrebbe portato al conflitto con la Russia

Le guerre della Nato in Yemen e Somalia continuano mietendo più vittime di quelle in Ucraina sinora. E, naturalmente, i paesi Nato supportano inequivocabilmente la continuata occupazione israeliana della Palestina. Le vite non bianche non hanno grande importanza a “Natoland”.

La NATO: serve ancora?

L’essenza della vita internazionale è il cambiamento. Governi, politiche, strategie, gli stessi paesi si trasformano, cambiano, cadono, scompaiono per poi risorgere proponendo nuove esigenze e paure o riproponendo vecchie necessità e già note angosce. La NATO, organizzazione nata agli esordi della Guerra Fredda, nel 1949, in un mondo diverso da quello odierno, allo scopo di contenere l’espansionismo sovietico in Europa sembrerebbe non rispondere fino in fondo a questa regola. Ad onta dei cambiamenti verificatisi in sessanta anni, parrebbe continuare – imperturbabile e mutata solo nella sua composizione numerica – nella sua esistenza.

Di che cosa avevano bisogno questi paesi? Di protezione o di rassicurazione? Di difesa o di un senso d’inclusione?

Secondo me avevano bisogno di rassicurazione e di un senso d’inclusione. E se l’Unione Europea avesse portato avanti il progetto iniziale di includere altre nazioni, oggi non parleremmo di allargamento della Nato.

 Come siamo arrivati a questa situazione?

Secondo me le responsabilità vanno ripartite: c’è stata una insufficienza di leadership, negli Stati Uniti, una mancanza criminale di leadership in Europa e, in particolare nell’Unione Europea, una mancanza di dibattito nella società. Prima di tutto, gli Stati Uniti hanno commesso un errore di valutazione. Quando nei primi anni ‘90 si discuteva della sicurezza della Nato e di quale potesse essere l’istituzione più adatta (l’Ocse? l’Ue? la Nato?) per governare il futuro della sicurezza dell’Europa, non andava ignorata la componente psicologica implicita nel coinvolgere in questo processo una organizzazione come la Nato, chiaramente legata alla Guerra fredda.

Quali saranno le conseguenze future?

Io penso che ci saranno conseguenze negative dell’allargamento della Nato: verranno cancellate le illusioni di fraternità e amicizia. Quel che resta da fare e limitare i danni, per prima cosa fermando per molto tempo l’allargamento della Nato ai primi tre paesi, e in questo intervallo fare di tutto per incrementare le relazioni con la Russia, in modo da trasformare la Nato e farla diventare non più una alleanza militare rivolta contro un nemico esterno, ma una organizzazione neutrale coinvolta in operazioni di peace-keeping.

Nel futuro, quando la Nato vorrà procedere a ulteriori allargamenti, ci saranno degli accorgimenti utili ad evitare lo shock provocato in Russia dalla decisione di quest’anno. Bisognerà assicurarsi che l’allargamento della Nato prenda una forma politica e non militare: per questo occorre arrivare a trattati di pace e alla riduzione degli armamenti, portando avanti lo Start II e lo Start III.

Infine dobbiamo assicurarci che ulteriori decisioni sulla Russia e la Nato prendano in considerazione la Russia più di quanto sia stato fatto finora.

I nuovi “nemici” di questa lega militare guidata dagli Usa sono in realtà gli avversari strategici dell’America, i Paesi che in un modo o nell’altro insidiano la sua supremazia globale. In realtà servirebbe un esercito europeo. Che ancora non c’è .

Mi piace riportare il pensiero di Ricardo Baretzky, Presidente del Centro europeo per la politica e la sicurezza dell’informazione ECIPS, Agenzia federale riconosciuta con regio decreto WL2216.594 :

Ci sono alcuni problemi con la cosiddetta NATO. 

In primo luogo, non è un’organizzazione legale poiché in nessun punto del trattato transatlantico conferisce personalità giuridica all’esistenza di alcuna organizzazione. Si riferisce solo alla creazione di un Consiglio.

In secondo luogo, le azioni della NATO minacciano la sicurezza e l’Unione europea

In terzo luogo, non è in conformità dei diritti militari, in altre parole, è un’organizzazione illegale mercenaria e quindi può essere considerata un’organizzazione terroristica nell’Unione Europea dalle leggi vigenti, sia nazionali che internazionali”.

Ricardo Baretzky, Presidente Centro europeo per la politica e la sicurezza dell’informazione ECIPS (Agenzia federale riconosciuta con regio decreto WL2216.594) 

 

 

* direttore@corrierenazionale.net